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La preghiera dell’assente

Yamna, ex prostituta reincarnatasi in nutrice con compiti di iniziazione, deve educare alla parola un misterioso fanciullo comparso all'improvviso nel cimitero che ospita due strani compari, Sindbad e Boby.
I tre intraprendono la traversata del Marocco e vanno di città in villaggio, di vicenda in vicenda seguendo un itinerario instancabile all’interno del paese e di loro stessi.

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Il pane nudo

Con stile scarno e senza nessun lirismo l'autore narra l'adolescenza di Mohamed nelle strade di un Marocco poverissimo e violento.
Attraverso la droga, il carcere e la prostituzione si fa strada il desiderio di riscatto che il protagonista realizza imparando a scrivere.

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Il folle delle rose

La terra, le ossa, le lacrime, la polvere, la sabbia, la strada: questi racconti sono fatti di una materia scarnificata e poverissima che l'autore sa animare con la maestria di un artigiano.
Di questo Marocco misero e violento egli è prima testimone che vittima.

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Il tempo degli errori

È la storia di un uomo 'fuori dalle regole'.
Le esperienze di manicomio, alcolismo e depravazione sessuale non gli impediscono però di affrancarsi attraverso la scoperta della letteratura e il valore della memoria.

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Soco chico

Scrittore sostanzialmente autobiografico, Choukri in questo romanzo narra il suo incontro con il mondo occidentale.
La città raccontata è Tangeri con tutte le sue sfaccettature ma il vero protagonista del romanzo è il malessere esistenziale dell’autore.

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Guarda e non fermarti

Mrabet ha raccontato la sua vita allo scrittore Paul Bowles che l'ha riscritta e tradotta in inglese.
Il risultato di questo lavoro è un’autobiografia scritta con parole secche e sincere da cui traspare la storia, a volte malinconica e perversa, a volte eccitante, di una stagione particolare dell’esotismo occidentale che ha avuto la sua città eletta in Tangeri.

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Amore bilingue

Il romanzo mette in scena e attualizza il dilemma del bilinguismo, con cui gli scrittori maghrebini si confrontano da dopo la conquista delle indipendenze; è anche una straziante e incantevole storia d'amore.
La “bilingua” esprime la fusione di due anime, la passione di due esseri, l’unione di una coppia mista.

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Il grande specchio

Lo sfondo di questa storia un po' allucinata che ha il sapore di una leggenda è il Marocco dei piccoli e malfamati vicoli di Tangeri e delle sterminate pianure desertiche.
Rachida, una giovane ragazza, sofferente di una sorta di psicosi che Mrabet chiama la 'malattia della bellezza', parla con la propria immagine riflessa in un grande specchio che troneggia al centro della casa.

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