La storia prende spunto da Ahmed Rachid, un giovane militante che, per resistere alla sofferenza della tortura, decide di ricorrere a uno stratagemma: ricordare i momenti più felici della sua vita, unica cosa che i suoi torturatori non potranno togliergli.
La sua voce arriva a Moha, il solo capace di captarla e di trasmetterla agli altri.
Così Moha si fa voce di tutti quelli che non possono parlare, diventa l’aedo di un lungo racconto popolato da tutte le angosce degli uomini; è il saggio da internare, il folle di una particolare, lucida follia.
Moha il folle Moha il saggio

