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Don Chisciotte ad Algeri. La guardiana delle ombre

Un giornalista spagnolo, discendente di Cervantes e soprannominato per il suo aspetto Don Chisciotte, sulle orme del proprio antenato, arriva ad Algeri nel 1995 e qui si rivolge al funzionario del Ministero della Cultura. Nelle avventure che li coinvolgeranno i due si misureranno con la dura realtà della città e intrecceranno i loro sogni con il mito e con la storia.
Una vicenda avvincente raccontata con la poesia di chi ha nella penna e nel sangue l’amore per Algeri e un’ascendenza mora.

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La memoria del corpo

Una vicenda d'amore, toccante e amara, sullo sfondo della città di Costantina, e di un'Algeria che, dopo l'indipendenza, è dominata dalla speculazione politica ed economica.

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La donna senza sepoltura

Zoulikha camminava a testa alta, lo sguardo fiero, il capo scoperto. Libera, indipendente, pronta a combattere per affermarsi in un mondo spietato con le donne. Vestita come un'occidentale, Zoulikha si aggirava in quella Cesarea algerina che oggi si chiama Cherchell. E quando la passione civile l'ha chiamata a combattere nella guerra in cui sono morti un milione di suoi conterranei, lei, l’“anarchica”, si è unita ai partigiani sulle montagne, seguendo le orme del suo terzo marito trucidato nel conflitto.

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Le notti di Strasburgo

Due donne algerine che hanno trascorso l'infanzia a Tebessa, vicino a Costantina, si sono sposate e hanno seguito i mariti: Thelgia a Orano, Eva a Marrakech e poi ad Amsterdam. Per parecchi anni la loro amicizia è stata affidata solo a lettere, cartoline, telefonate. Dopo la fine de rispettivi matrimoni, Thelgia si è trasferita a Parigi, per lavorare a una tesi di storia dell'arte e ha conosciuto Francois, un uomo di Strasburgo.

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La pioggia

La pioggia, che cade incessante, accompagna la confessione, notturna e intima, di una giovane donna algerina, medico.
Nell’arco di sei notti la protagonista rievoca personaggi e dolorosi episodi del proprio passato, dall’infanzia all’adolescenza, alla maturità, restituendoci l’immagine di una vita sofferta che diventa metafora della condizione femminile in una società retrograda e maschilista.

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Le tempeste dell’isola degli uccelli

Da una prigione algerina, il protagonista, arrestato in seguito agli eventi dell'ottobre 1988, analizza gli avvenimenti che hanno segnato la recente storia politico-sociale del suo paese, mettendoli in parallelo ad alcuni misteriosi episodi avvenuti durante l'invasione francese del 1830.

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Camping

Romanzo o cronaca di un passato che sembra lontano, Camping è ambientato in Algeria, alla vigilia dei disordini e dei lutti provocati dal fondamentalismo islamico.
Il protagonista è un ragazzino musulmano di undici anni che passa le prime vacanze della sua vita con la famiglia in un campeggio sulla riva del mare, a Salamane. Questo è per lui un periodo di formazione: non solo sono le sue prime vacanze, ma qui trova il primo amore, che viene "dall'altra parte del mare" e resta affascinato dal primo libro che riceve in regalo, un atlante, grazie al quale il suo sguardo può visitare oceani e terre lontane.

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La parte del morto

Algeri, anni Ottanta: il commissario Llob (ex combattente della guerra d'Indipendenza e "pecora nera" in mezzo alla corruzione dilagante) insegue un pericoloso serial-killer a cui il raiss ha inspiegabilmente concesso la grazia, e scopre il passato criminale di un mafioso con fama di eroe nazionale.
Non sa di essere manipolato in questo da chi, dietro le quinte, trama la guerra civile.

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L’incendio

A Bni-Boublen, minuscolo villaggio arroccato sulle montagne, la vita segue il ritmo delle stagioni. In pianura si estendono le immense proprietà dei coloni. Omar, il giovane protagonista de La casa grande, di cui l’Autore segue la vita, viene iniziato alla vita rustica grazie a Commandar, una sorta di dio Pan. Il ragazzino imparerà che gli uomini non sono felici. I fellah si riuniscono, discutono tra loro, scelgono d’insorgere contro la loro condizione miserabile e decidono di scioperare. Il Paese è in effervescenza. Una notte, il fuoco divora alcune capanne degli operai agricoli. Gli scioperanti vengono accusati di aver appiccato l’incendio e i loro capi vengono arrestati.
Mohammed Dib reca una testimonianza della disperazione del mondo contadino arabo senza dimenticare di essere uno scrittore per il quale le parole contano e mantengono un senso di libertà che non può essere appannato da nessun evento storico e da nessuna oppressione.

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Cerimoniale

1995-2000: cinque anni nella vita di Sarah e di Salim, entrambi membri della brigata antiterrorista della città di Algeri.

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Doppio ripudio

Ripudiare la propria moglie per una colpa inesistente, sposarla a un vicino di casa compiacente assicurandosi che l'avrebbe a sua volta ripudiata in modo da permetterle di far ritorno all'antico focolare domestico non è certo un atteggiamento consueto. Organizzando questa farsa, Aziz Zeitoun, ricco pescatore musulmano, è convinto di rispettare i codici morali imposti dalla società algerina. Egli rappresenta lo sposo severo ma giusto che punisce la donna colpevole, il padre irreprensibile che veglia sull'esemplarità della propria famiglia, il credente sincero che rispetta le leggi di Dio. Ma il suo progetto non fila liscio come dovrebbe...

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La casa grande

L'autore situa l'azione del suo romanzo proprio prima della Seconda Guerra Mondiale.
L'ossessione del pane e della fame riempiono Dar-Sbitar, la casa grande, in cui vivono i poveri, una vasta caserma con un patio centrale. La ricerca di cibo, la paura della polizia pronta a irrompere alla ricerca di agitatori, il risveglio delle coscienze, e soprattutto l'intenso modo di sentire del protagonista Omar, bambino costretto a crescere in fretta, permeano con uno stile crudo e poetico quest'opera di Dib valendogli il titolo di "padre fondatore del romanzo algerino contemporaneo". La casa grande è il primo volume della trilogia di Mohammed Dib, chiamata "Algeria".

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Un’estate africana

Mohammed Dib romanziere, poeta e drammaturgo, è una figura di spicco tra i fondatori della letteratura nazionale algerina.
In questa sua nuova opera ci presenta stralci di scene di vita di commercianti, operai, contadini, funzionari, tutti colti nel momento in cui la loro storia personale interferisce con la Storia.

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L’isola di Siloo

È un romanzo di formazione ambientato in un villaggio di una piccola isola.
È qui che Siloo vive la sua adolescenza in lotta con la realtà che lo circonda e che gli ispira un continuo desiderio di evasione e lo porta ad isolarsi nel dialogo con la natura, i libri e un maestro ribelle che raccoglie le sue ansie, le paure e i dubbi.

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La tribù felice

A rievocare il mondo arcaico di un piccolo villaggio dell’Algeria perso tra le montagne è un anziano, unico depositario della memoria di una comunità che sta per scomparire, lasciando il posto ai nuovi “liberatori” del paese.

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Nedjma

Quattro amici sono ossessionati dallìamore per Nedjma, sposa di Kamel.
Ma quale dramma e quale mistero circondano la nascita della ragazza?
Attraverso vicende diverse la storia assume un andamento circolare in cui l’avvenire e il passato si confondono nell’eternità dell’istante.

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Storia di sogni e di assassini

È la storia di una donna algerina decisa a conquistare la propria libertà, anche a costo di abbandonare la patria distrutta da un clima di totalitarismo e di paura.
Inseguendo la triste vicenda della madre scomparsa, Kenza si rende conto che il tentativo di annullare l’identità culturale degli algerini ha assassinato i loro sogni.

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