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Hakawati. Il cantore di storie

Nel romanzo, il protagonista, Osama al-Kharrat, lascia nel 2003 gli Stati Uniti, dove vive da tempo, per recarsi al capezzale del padre a Beirut. E se scopre la sua città natale irrimediabilmente cambiata, trova invece intatti gli affetti famigliari e il modo di comunicarli attraverso le storie. Cantastorie di professione era infatti il nonno di Osama, e le avventure del suo arrivo in Libano dalla Turchia si mescolano a quelle dei principi delle Crociate come pure ai pettegolezzi della vita di tutti i giorni.

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Il venditore del tempo

Il venditore del tempo è un'ampia selezione antologica della prima e più celebre raccolta del poeta di Baalbek, in dialetto arabo-libanese, qui pubblicata per la prima volta in traduzione con testo a fronte in una lingua straniera. Con quest'opera, vincitrice nel 1972 del premio "Said Aql" (Libano), Haidar offre un valido contributo ai dibattiti sulla modernità poetica e sul linguaggio della letteratura nel Libano contemporaneo.

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Fresco sulle labbra, fuoco nel cuore

Libertà è un passaporto stretto in pugno che schiude le porte di una nuova vita; è una sciarpa dai colori sgargianti che puoi finalmente indossare senza temere censure; è un ombrello che ti aspetta a braccia aperte sotto la pioggia. Ognuno dei passeggeri sul volo diretto da Dubai a Londra ha una sua verità in proposito, racchiusa in un sogno o in un segreto. E come ogni aereo, anche quello è uno scrigno di storie: distinte e parallele finché una turbolenza, quasi fosse la mano del destino, non arriva a intrecciarle.

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Mio signore, mio carnefice

Difficile per Zahra, giovane libanese, volersi bene quando i primi a non darle affetto sono stati i genitori: il padre, autoritario e brutale, sempre pronto a biasimarla, e la madre, che per anni si è servita di lei, bambina, per coprire i suoi incontri clandestini con l’amante. Difficile per lei rispettare il proprio corpo o provare piacere quando quel corpo è stato usato senza amore e ora fa di lei una donna “immorale”.

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La sposa ribelle

Kamila ha solo undici anni, sogna di proseguire gli studi, di vivere una vita serena e di trovare un grande amore. E invece viene promessa in sposa a un cognato rimasto vedovo, più vecchio di lei di diciotto anni. Un destino che appare segnato, ma al quale Kamila si ribella, trovando la forza nell'amore per Muhammad, un giovane colto e affettuoso che la riempie di premure e poesie. Kamila consumerà la sua ribellione pagando un prezzo altissimo.

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Amalgam vol 2

Con una miscela di stile illustrativo e umorismo, Maya Zankoul continua la cronaca delle sue avventure giornaliere in tutto il Libano nel secondo volume di Amalgam. Ciò che è iniziato come blog di una giovane ragazza si è trasformato in un vero e proprio libro popolato da personaggi che raccontano elezioni, religione, inquinairresistibilimento, globalizzazione, tecnologia, imprenditoria, scontri generazionali, chirurgia plastica, social networks, immigrazione, ovvero un mondo che, in fin dei conti, non è poi così diverso dal nostro.

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Amalgam vol 1

Dal Libano con humor e sarcasmo un fumetto divertente e autobiografico che racconta la vita dalle parti di Beirut di una ventitreenne audace che parla liberamente di corruzione, maschilismo e disparità sociali. Il libro è nato da un blog tra i più seguiti nel mondo arabo, che Maya Zankoul ha creato come sfogo ai problemi che i libanesi devono affrontare ogni giorno, con l'impressione di essere costantemente vittime del sistema. Un diario quotidiano a fumetti che dà uno spaccato stravagante e molto realistico del Libano di oggi.

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Lettere da una straniera. Da Beirut a Parigi: diario di una vita altrove

Da una delle più importanti voci letterarie in lingua araba, una serie di struggenti «reportage spirituali» che cantano i ricordi, i rimpianti e le speranze di un'esule, lontana da una patria amata e detestata, ormai perduta per sempre tra le macerie della guerra.

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Il viaggio del piccolo Gandhi

Amore e guerra civile a Beirut, la città più cosmopolita del Mediterraneo.
Un piccolo grande uomo è protagonista, eroe e vittima della guerra civile, di cui anche l’autore fu protagonista in un momento critico per il suo paese.

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L’amante palestinese

Una storia di desiderio e passione carnale nella Palestina a cavallo tra la fine degli anni Venti e il 1948, anno della proclamazione dello stato di Israele.
Tanto dura la turbolenta relazione tra Golda Meir, la pasionaria del sionismo, e Albert Pharaon, banchiere palestinese appartenente a una delle famiglie più in vista del paese. Fra loro irrompe violenta la febbre dei corpi, la frenesia dei gesti, la voglia di ritrovarsi.

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Origini

Prix Méditerranée 2004
Qual è la sorpresa che il lettore trova nel romanzo di Maalouf, Origini? Non è nella struttura del racconto: già Il periplo di Baldassarre come Gli Scali del Levante ci avevano trasportato in un'odissea detta in prima persona e farcita di testimonianze citate. Anche quella di Origini è un'odissea "attraverso le generazioni, attraverso i mari, attraverso la Babilonia delle lingue", alla ricerca appunto delle "origini", di ciò che nella tribù "solamente unisce gli uni agli altri: un nome pronunciato", un patronimico, quello dell'Autore, chiave con la quale può rievocare i morti e rivisitare le leggende degli antenati.

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La porta del sole

Un giovane medico al capezzale del suo padre spirituale, ormai in fin di vita. Di fronte alle finestre dell'ospedale si distende il campo profughi di Shatila, in Libano. Il vecchio militante in coma sognava di scrivere una storia senza inizio né fine, la storia del popolo palestinese. Una storia che ora, in una sorta di terapia, gli viene raccontata dal suo discepolo: la guerra civile in Libano, gli episodi significativi della sua vita e gli itinerari di un pugno di uomini e donne accerchiati dalla storia, a partire dall'espulsione dalla Galilea nel 1948.

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Mio caro Kawabata

"Sono qui per prenderti per mano e mostrarti la mia patria": con questo intento Daif decide di raccontare la quotidianità libanese anni cinquanta e sessanta e per farlo sceglie di indirizzare una lunga lettera a Kawabata Yasunari, premio Nobel 1968 per la letteratura.
Sulla scia di Kawabata, l’autore, partendo da eventi normali, si sofferma sull’incontro- scontro tra modernità e tradizione.

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Leone l’africano

Autore di romanzi per lo più storici di grande successo – insignito del premio Goncourt 1993 Maalouf scrive qui l’immaginaria autobiografia di Hassan al-Wazzan, dapprima viaggiatore e ambasciatore di sovrani maghrebini, quindi geografo presso il pontefice Leone X sotto il nome di Leone l’Africano, a cui si deve una celebre descrizione dell’Africa, ampiamente utilizzata fino al secolo scorso.

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Il profeta

Per esprimere la sua visione del mondo come unità perfetta e la vita come armonia eterna, Gibran ha scelto un interprete illuminato, un profeta di nome Almustafà.
Attraverso di lui il Gibran-profeta pronuncia ventisei sermoni sui vari aspetti della vita terrena indicando le sorgenti alle quali chi ha sete può dissetarsi.

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Samarcanda

'In fondo all'Atlantico c'è un libro. Io ne racconterò la storia'.
Il libro di cui si parla è l’unico manoscritto delle quartine di Omar Khayyam, saggio persiano filosofo e poeta vissuto intorno al 1072.
Tutta la seconda parte del romanzo racconta infatti la storia del manoscritto e dell’uomo che lo inseguì a rischio della vita nella Persia di fine Ottocento.

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Le ninfe della valle

Quattro racconti che sono ”un inno all’amore, un dipinto dell’artista Gibran nel quale gli amanti passeggiano tra i salici, e l’unità di ciascuno era un linguaggio che parlava dell’unione di entrambi; e un orecchio che ascoltava in silenzio l’ispirazione d’amore; e un occhio che vedeva la gloria della felicità”.

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