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Uomini sotto il sole

Uomini sotto il sole è forse una delle più belle e tristi storie dell’emigrazione. È la storia della diaspora palestinese vista, vissuta, sofferta e raccontata da tre protagonisti che cercano di fuggire dai campi profughi della Cisgiordania, allestiti all’indomani della perdita della Palestina nel 1948, per arrivare in Kuwait, meta, allora, di tanti disperati in cerca di fortuna. Quando il romanzo fu scritto, l’Italia e il resto dell’Europa non erano ancora diventate l’approdo di tutti coloro che fuggono dalle guerre, dai regimi dittatoriali del Vicino Oriente e dall’Africa.

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I sassi di Bubillo

Al-Kharrat percorre con la memoria un'adolescenza e un'infanzia vissute nella vastità dei paesaggi del delta del Nilo, dominati dalla presenza dell'acqua che in questo caso diviene scrittura sensoriale e visuale.
Capofila della nuova generazione degli scrittori egiziani, Edwar al-Kharrat attinge la sua ricchezza al patrimonio culturale del passato riuscendo a conciliare il linguaggio moderno con l’arabo letterario.

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Trilogia del Cairo: Tra i due palazzi; Il palazzo del desiderio; La via dello zucchero.

La Trilogia del Cairo, l'opera più importante di Mahfuz, è considerata da tutti come un capolavoro perché 'non solo è una vivida descrizione della società, ma penetra tra la psiche, la mente e l'anima'.
Vi si narra la storia dell’Egitto attraverso gli occhi di una famiglia, dai primi anni del ‘900 al golpe militare del 1952.
Nei primi due romanzi Mahfuz intreccia con grande maestria la società cairota con personaggi meravigliosamente sensuali e il risultato è un racconto appassionato, colmo di umanità che ci trasporta in una città lontana, eterna, esotica.
Ne La via dello zucchero, che costituisce il culmine della Trilogia, la dinastia del sayyed Abd el-Gawwad vive la via del tramonto mentre le nuove generazioni cercano occasioni di speranza e di riscatto, politico e personale, in un intreccio denso di sentimenti.

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Se tu fossi un cavallo e altri racconti

Una raccolta di racconti brevi dove si mescolano temi antichi della letteratura araba, dimensioni fantastiche e spietate analisi psicologiche.
Queste storie esprimono la grande tristezza dell’autore che, all’epoca in cui le scrisse, non riusciva ancora a immaginare una soluzione al problema del suo paese.

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Vicolo del mortaio

È il racconto, semplice e raffinato insieme, della vita spesso molto squallida che si svolge in un vicolo del Cairo durante la seconda guerra mondiale.
Quella che ci viene rappresentata è un’umanità “in rovina” proprio come il vicolo che “continua a vivere quasi isolato dal mondo che gli scorre attorno, a risuonare di un’esistenza propria, profondamente legata alle radici della vita, e a conservare i segreti del passato”.

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Le ali spezzate

'Avevo diciotto anni quando per la prima volta l'amore dischiuse i miei occhi con la sua luce magica e colse la mia anima con le sue dita'.
Così comincia questo romanzo giovanile di Kahlil Gibran che è il racconto di una storia d’amore in parte autobiografica.

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Pietra di sangue

Un pastore solitario diventa in vecchiaia il guardiano delle pitture rupestri del deserto libico.
La visita di un feroce “mangiatore di carne” sconvolge la sua vita e il suo ambiente.
Apologo sulle conseguenze della distruzione dell’equilibrio di forze tra l’uomo e la natura narrato con la freschezza e il rigore magico di una fiaba.

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Il ladro e i cani

Protagonista di questo romanzo è Maharan, un ladro che, appena uscito di prigione, decide di vendicarsi di chi lo ha tradito ma finisce con l'uccidere due innocenti.
La storia si muove su diversi piani: può essere letta a livello sociale come denuncia di un regime politico, mentre a livello metafisico si può intravedere il segno di una giustizia superiore.

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La nave

La nave è 'il ponte della salvezza': così comincia il romanzo che descrive una crociera che parte da Beirut e tocca vari porti del Mediterraneo.
Ma la crociera diventa una metafora per parlare della terra che ciascuno dei protagonisti porta con sé in una tormentata fuga dalla realtà.

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La taverna del gatto nero

In questa raccolta di racconti Mahfuz ci dimostra che la letteratura, quando rappresenta la vita senza pregiudizi, anche attraverso i sogni e le fantasticherie, resta un potente mezzo per comunicare al di là delle differenze di tradizione culturale.
E così il gatto nero che, in una delle storie, si aggira nell’ombra di una taverna del Cairo rappresenta il materializzarsi di inquietudini che attraversano le coscienze di tutti.

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I pozzi di Betlemme

I pozzi di Betlemme è un libro autobiografico che insieme ai ricordi d’infanzia rievoca la società della Betlemme degli anni Venti del secolo scorso e quella della Gerusalemme nel decennio successivo. Dai ricordi sono estratti come da un archetipo i molteplici significati di cui “il primo pozzo” è investito, a contenuto e tema centrale del racconto.

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Le lampade di Siviglia

Le glorie della grande Andalusia, paradiso perduto degli arabi, rivivono nel racconto che un arabo dell'Occidente fa a un arabo dell'Oriente incontrato in un casinò di Siviglia.
Questa è la storia del racconto da cui prende il nome la raccolta di un grande narratore siriano.

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La tribù felice

A rievocare il mondo arcaico di un piccolo villaggio dell’Algeria perso tra le montagne è un anziano, unico depositario della memoria di una comunità che sta per scomparire, lasciando il posto ai nuovi “liberatori” del paese.

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Amore bilingue

Il romanzo mette in scena e attualizza il dilemma del bilinguismo, con cui gli scrittori maghrebini si confrontano da dopo la conquista delle indipendenze; è anche una straziante e incantevole storia d'amore.
La “bilingua” esprime la fusione di due anime, la passione di due esseri, l’unione di una coppia mista.

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Il grande specchio

Lo sfondo di questa storia un po' allucinata che ha il sapore di una leggenda è il Marocco dei piccoli e malfamati vicoli di Tangeri e delle sterminate pianure desertiche.
Rachida, una giovane ragazza, sofferente di una sorta di psicosi che Mrabet chiama la 'malattia della bellezza', parla con la propria immagine riflessa in un grande specchio che troneggia al centro della casa.

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Nedjma

Quattro amici sono ossessionati dallìamore per Nedjma, sposa di Kamel.
Ma quale dramma e quale mistero circondano la nascita della ragazza?
Attraverso vicende diverse la storia assume un andamento circolare in cui l’avvenire e il passato si confondono nell’eternità dell’istante.

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