Difficile per Zahra, giovane libanese, volersi bene quando i primi a non darle affetto sono stati i genitori: il padre, autoritario e brutale, sempre pronto a biasimarla, e la madre, che per anni si è servita di lei, bambina, per coprire i suoi incontri clandestini con l’amante. Difficile per lei rispettare il proprio corpo o provare piacere quando quel corpo è stato usato senza amore e ora fa di lei una donna “immorale”.
Mio signore, mio carnefice

